sabato 11 aprile 2020

step #09 A contemplazione della struttura dell'Universo:Cenotafio per Newton

Etienne-Louis Boullée, Progetto di un Cenotafio per Isaac Newton, 1784. Sezione con effetto diurno. Inchiostro, 398x650 mm. Parigi, Biblioteca Nazionale.

 Un viaggio virtuale e musicale all'interno del Cenotafio per Newton



Questo progetto mai realizzato che voleva essere un omaggio all'eroe della nuova cosmologia, Isacco Newton, rappresenta la sintesi degli ideali dell'architetto rivoluzionario e pittore Etienne-Louis Boullée: la vastità dell'Universo è suggestivamente evocata dalla monumentalità e razionalità neoclassica di una struttura sferica che rappresenterebbe un modello in miniatura del cosmo che avrebbe ospitato le spoglie del teorizzatore della legge di gravitazione universale. Quest'opera rientra in quella che è stata definita Architettura Rivoluzionaria o Visionaria in quanto alla vigilia della Rivoluzione Francese si diffuse accanto al clima neoclassico generale un'esigenza morale di fondare una nuova società che si basasse sull'antichità classica e perciò l'architettura assunse un'intensa valenza etica, evocativa, utopica, simbolica e visionaria. Boullée influenzato dagli intellettuali illuministi dell'Enciclopedie mirava a trasmettere coi suoi progetti monumentali l'ideale del progresso della civiltà servendosi di forme geometriche pure ed essenziali.
Ogni parte di quello che sarebbe dovuto essere il luogo di sepoltura di Newton riflette le tesi in campo artistico di Boullée contenute nell'Essai sur l'art e tra queste ricordo il rapporto stretto che deve intercorrere tra Natura e Architettura, in quanto l'atto creativo è connesso agli oggeti che percepiamo attorno a noi, il fatto che le forme regolari siano più concordi con la nostra costituzione umana, l'importanza della disposizione delle masse in modo che le loro forme contrastanti producano effetti di luce suggestivi, l'importanza dell'arte di combinare le masse poichè l'effetto finale deve derivare dal tutto e non dalle singole parti, l'idea di movimento che i chiaro e scuri devono suggerire, e infine l'idea di grandezza che le dimensioni colossali trasmettono e che secondo l'autore eccitano l'uomo che in cuor suo nutre il desiderio di poter abbracciare l'universo intero.
A seonda del momento della giornata infatti la ciclopica cavità ospitante il sarcofago di Newton il cui diametro avrebbe superato i 150 metri all'interno del Cenotafio avrebbe offerto visioni cosmiche diverse. Lo scopo era di generare nell'osservatore sensazioni grandiose di fronte a uno spazio che riproduceva il ritmo dell'Universo studiato da Newton. Nelle ore diurne la sfera avrebbe mimato la volta celeste con le sue costellazioni, ottenute mediante il filtraggio della luce attraverso aperture sulla calotta, mentre di notte il complesso avrebbe offerto effetti diurni ricavati per mezzo dell'accensione di un globo sospeso al centro a forma di sfera armillare (modello di sfera celeste inventato da Eratostene di Cirene nel 255 a.C.). Infine il variare della posizione del Sole a seconda dell'ora e della stagione avrebbe riprodotto il mutamento delle costellazioni nel corso della notte e dell'anno.



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